Com’era il mondo del calcio quando l’Italia ha giocato un Mondiale?
Sono passati poco più di 8 anni da quell’Italia-Uruguay giocata a Natal e terminata 1-0 con gol di Godin, che ci condannava alla seconda mancata qualificazione agli ottavi di finale consecutiva ad una competizione Mondiale. Senza che nessuno potesse minimamente immaginarlo avevamo giocato la nostra ultima partita ad un Mondiale di calcio, almeno per i prossimi 12 anni.
Il resto è storia recente, con Svezia e Macedonia del Nord che ci hanno condannato a saltare la Coppa del Mondo in Russia del 2018 e quella imminente in Qatar.
Ma cosa stava succedendo nel mondo del calcio quando l’Italia ha partecipato per l’ultima volta ad un Mondiale?
Serie A e Coppa Italia
In Italia erano appena arrivati in campioni del calibro di Higuain (al Napoli), Tevez (alla Juventus) e Mario Gomez (alla Fiorentina). Il campionato era stato letteralmente dominato dai bianconeri di Antonio Conte che, con il record storico di 102 punti, avevano inanellato il terzo scudetto consecutivo, aggiungendo sul petto la terza stella. Allo stesso tempo andavano in B insieme al Bologna, il Livorno ed il Catania (oggi entrambe in Serie D). Capocannoniere del torneo è per la prima volta Ciro Immobile, che al Torino segna la bellezza di 22 reti, che consentono ai granata di andare in Europa League.
In Coppa Italia la finale vede di fronte Fiorentina e Napoli, in una partita che purtroppo sarà ricordata non tanto per il risultato sul campo, quanto per i disordini fuori dall’Olimpico e la morte di un tifoso partenopeo.
Campionati esteri
In Inghilterra è il Manchester City a trionfare dopo una lunga battaglia contro il Liverpool del pistolero Suarez, segnata dal clamoroso errore del capitano Steven Gerrard contro il Sunderland. Per i Citiziens è il 4° titolo (oggi sono 8).
In Spagna a sorpresa è l’Atletico Madrid del Cholo Simeone ad interrompere lo strapotere di Barcellona e Real Madrid dopo 10 anni. Decisiva la rete di testa di Godin nell’ultima partita di campionato giocata al Camp Nou contro i diretti rivali del Barca.
In Francia è il PSG di Ibrahimovic e Cavani a dominare e vincere quello che è il loro 4° titolo. Ne vincerà poi altri sei.
Nella Bundesliga tedesca è appena iniziato il monologo Bayern Monaco, che centra il suo secondo titolo consecutivo (ne vincerà altri 8 per un totale di 10 titoli consecutivi) guidato da Josep Guardiola e dalla magica coppia di esterni Robben-Ribery.
Coppe Europee
In Champions League è il Real Madrid di Carlo Ancelotti a portarsi a casa la Coppa. La decima per la precisione, vinta con un rocambolesco 4-1 contro i rivali dell’Atletico Madrid. Capocannoniere del torneo è Cristiano Ronaldo che siglando 17 reti batte ogni record.
In Europa League è un’altra spagnola a trionfare: il Siviglia. Alla sua seconda stagione alla guida del Siviglia, l’allenatore Unai Emery guida gli andalusi fino alla vittoria nella finale di Torino. La prima delle tre consecutive che porteranno a casa i Rojiblancos.
Squadre, Pallone d’Oro e giocatori
La Spagna sembra inarrestabile. Dopo tripletta Euro2008-Mondiali2010-Euro2012 nessuno si può immaginare la debacle al mondiale in Brasile e le premature sconfitte agli ottavi a Euro2016 ed ai mondiali di Russia del 2018.
Il detentore in carica del Pallone d’Oro Cristiano Ronaldo avrebbe bissato pochi mesi dopo, conquistando il suo 3° premio in carriera (ne vincerà ancora altri 2). Lionel Messi invece è ancora fermo a quota 4: sarà nominato migliore giocatore dell’anno ancora per altre tre volte.
Il 2014 è l’anno del Monaco: in estate i due gioielli colombiani della squadra del principato, James Rodriguez e Radamel Falcao si trasferiranno rispettivamente al Real Madrid ed al Manchestr United.
Nella stessa estate Luis Suarez vola a Barcellona, Lewandowski passa a parametro zero dal Borussia al Bayern ed al Real Madrid arriva per “soli” 25 milioni Toni Kroos.
Kylian Mbappé gioca nelle giovanili del Monaco e non ha ancora esordito in prima squadra, stesso discorso per Haaland che milita nel settore giovanile del Bryne in Norvegia.