Costa Rica | Gruppo E | Mondiali 2022
A volte le stelle si allineano in modi misteriosi. Prima della Coppa del Mondo 2014, non ci si aspettava ovviamente molto dalla Costa Rica. Sorteggiata in un gruppo che vantava un totale di sette titoli Mondiali, sembrava sensato vederli uscire subito ai gironi. Ma invece hanno battuto l’Uruguay, prima di mandare a casa sia l’Italia che l’Inghilterra.
Non hanno perso una sola partita in quel torneo, venendo rispediti a casa dai Paesi Bassi solo dopo i rigori. Russia 2018 è stata però una delusione, ma la spina dorsale della squadra che ha scritto la storia in Brasile è ancora lì. Questa volta, si sono classificati quarti nelle qualificazioni del Centroamerica dopo Canada, Messico e Stati Uniti. Hanno dovuto infatti superare la Nuova Zelanda nei play-off intercontinentali per raggiungere i Mondiali.
Come giocano?
Quando la partita si fa difficile, il Costa Rica si blocca. In 14 partite, hanno segnato solo 13 volte, concedendo solo 8 reti. I numeri non parlano a loro favore: nel possesso palla, i Los Ticos si posizionano sono al livello di Jamaica e St. Kitts e Nevis, mentre i loro avversari al mondiale sono nettamente superiori in questo.
Creano chance da gol soprattutto con colpi di testa o tiri dalla distanza: infatti circa un terzo dei tiri verso lo specchio vengono effettuati fuori dall’aerea di rigore. L’unica cosa in cui eccellono sono i duelli aerei, quindi ci sarà da aspettarsi che giochino molto con lanci lunghi. Non sarà un bello spettacolo per gli occhi.
Perchè possono vincere?
Sono piuttosto bravi in quello che fanno. Una partita di calcio non è mai scontata, e la Costa Rica compensa i propri difetti combattendo, pressando e prendendo a calci l’avversario per 90 minuti ininterrottamente. Aiuta avere in porta il 35enne Keylor Navas, uno dei portieri più vincenti degli ultimi dieci anni.
Perchè non possono vincere?
La forza di volontà che hanno dimostrato i costaricani può essere sufficiente contro El Salvador e il Panama, ma il calcio si è evoluto andando verso uno stile di gioco votato all’attacco piuttosto che sulla difesa. Questa squadra non all’altezza, e con un gruppo difficile con Germania, Spagna e Giappone, potrebbero sucire rapidamente alla fase ai gironi.
Le stelle della squadra
Navas potrebbe essere l’unico calciatore che gioca in uno dei principali campionati europei, ma il 34enne Celso Borges è pronto a “lottare” di nuovo, così come il 32enne Bryan Oviedo, mentre il 37enne Bryan Ruiz è ancora il capitano della squadra. All’ex attaccante dell’Arsenal, oggi 30enne ed in forza nel campionato messicano, Joel Campbell il compito di segnare gol
I nuovi volti della squadra
La maggior parte dei giocatori chiave sono anziani ma il 22enne attaccante Anthony Contreras potrebbe mettersi in luce e guadagnarsi una chiamata dalle squadre dei principali campionati europei. Lo stesso è già accaduto per il diciottenne Jewison Bennette, portato in Premier League dal Sunderland. Il giocane attaccante ha brillato contro la Nuova Zelanda, scatenando il panico sulla fascia sinistra.