Inter-Roma e quella magia di Totti indimenticabile
Ci sono partite che valgono più di una semplice vittoria, match che imprimono nella mente ricordi dai quali è impossibile distaccarsi. Nemmeno dopo tanti anni, nemmeno dopo aver visto le stesse squadre affrontarsi altre decine di volte.
Sono quelle sfide marchiate da una giocata di un campione: un lampo che, come per magia, ci ha fatto balzare dalla sedia davanti alla tv o dagli spalti se vista in presenza, con la consapevolezza che non sarebbe mai potuto finire nel dimenticatoio.
Come la doppietta di Alessandro Del Piero al Santiago Bernabeu, come la meravigliosa rete di Roberto Baggio alla Juventus, come il pallonetto di Francesco Totti di San Siro…
26 ottobre 2005, alla Scala del calcio si gioca Inter-Roma.
La gara
Alla vigilia della sfida del Meazza, pronostici e precedenti recitano come, la favorita assoluta, sia l’Inter di Roberto Mancini. In parte per un avvio di campionato a rilento dei giallorossi (con soli 9 punti accumulati sino a quel momento), in parte per gli 11 anni che separano i Capitolini dall’ultima vittoria contro i nerazzurri a San Siro.
Troppo tempo, ma, in una Serie A che vedeva allora militare campioni tra le fila di ogni squadra (o quasi), non esisteva gara scontata. A maggior ragione, quando tra gli “sfavoriti” per i bookmakers vi erano giocatori del calibro di Francesco Totti, Amantino Mancini e Daniele De Rossi.
Primo tempo
La Roma di Luciano Spalletti si presenta a San Siro con un 4-2-3-1 tutto offensivo con Vincenzo Montella come terminale. Roberto Mancini, invece, si affida ad un 4-4-2 che vede davanti la coppia composta da Cruz e Recoba.
Sin dai primi istanti di gioco, il canovaccio tattico della gara sembra semplice: l’Inter fa la partita, la Roma riparte. E come riparte…
Ai giallorossi, infatti, bastano soli 12 minuti per bucare Julio Cesar: Rodrigo Taddei, lanciato sulla fascia, con un cross rasoterra pesca Vincenzino Montella in area che insacca. 1-0 Roma!
Non si fa attendere, però, la reazione nerazzurra. A pochi minuti dal vantaggio romano, Recoba trova Cruz in area che colpisce a botta di sicura di testa. Traversa!
La partita è equilibrata, ma, al 30’ Totti decide di indossare l’abito da sera…
Magia
Il capitano giallorosso parte da centrocampo, ne salta due come birilli, per poi ritrovarsi a puntare Materazzi.
Uno sguardo verso i compagni per tentare di premiarne l’inserimento, uno alla sua migliore amica porta, con un occhio di riguardo verso il posizionamento di Julio Cesar.
Testa china per un istante, e bacio al pallone.
Per telecomandarlo in rete con un pallonetto, per far credere anche i più scettici nella magia. San Siro applaude, lo fa persino mister Mancini. La Roma si porta sul 2-0.
Secondo Tempo
Dopo la prima frazione di gioco, per la Lupa la gara sembra indirizzata decisamente sui binari giusti. Come se non bastasse, proprio a inizio ripresa, Montella d’astuzia si conquista un calcio di rigore che potrebbe allungare ancora il vantaggio giallorosso.
Sul dischetto va il solito Totti, che spiazza l’estremo difensore dell’Inter e si guadagna la doppietta personale. Dopo 11 lunghi anni, la Roma sembra finalmente a un passo dalla conquista di San Siro.
Ma si sa, la Beneamata non molla mai.
L’ingresso di Adriano, infatti, scuote i nerazzurri. Il numero 10, prima, sigla un gol meraviglioso su punizione, poi, è caparbio dopo un errore in uscita di Doni. La squadra di casa, quindi, riesce ad accorciare le distanze con due reti del suo gioiello brasiliano. Gli ultimi minuti vedono un vero e proprio assedio dei ragazzi di Roberto Mancini alla porta della Roma. Non basterà, però, per privare i giallorossi di questa impresa. Luciano Spalletti e i suoi, espugnano il teatro del calcio.
E chissà se questa sera, a poco più di 17 anni da quella sfida, l’Inter di Simone Inzaghi e la Roma di José Mourinho riusciranno a farci divertire di nuovo, proprio come in quel match indimenticabile. Magari con altre risorse e qualità: anche perché Totti, ahinoi, purtroppo non gioca più…