La Top 20 all-time del Boca Juniors
È uno dei club più famosi e celebrati, non solo del Sudamerica, ma del mondo intero. Infatti, assieme al DNA fortemente italiano (il loro soprannome Xeneizes, infatti, vuol dire Genovesi) basti pensare che i suoi colori sociali furono scelti dai soci fondatori dopo animate discussioni che si risolsero così: «Andiamo al molo e vediamo la prima nave che passa». Fu il caso a volere che lì davanti a loro fosse ormeggiata una nave battente bandiera svedese.
E da quel lontano 1905 sono innumerevoli i campioni che hanno vestito i gloriosi colori gialloblù e che hanno fatto sobbalzare il più bel pubblico del mondo: quello della Bombonera, fortino inespugnabile, dove tanti avversari si sono arresi davanti ai colpi degli Azul y Oro.
Proprio per questo, abbiamo voluto tributare al più grande cannoniere nella storia del club la nostra personalissima classifica dei migliori calciatori di tutti i tempi, dove ovviamente Martin Palermo entra di diritto. Purtroppo sono solo venti i prescelti e il cuore piange alla sola idea di aver dovuto escludere grandi campioni. Ma questa è la crudeltà delle graduatorie.
- Natalio Agustin PESCIA (centrocampista)
El Leoncito è ricordato per la sua anima da leader e il suo spirito combattivo implacabile. Negli anni ’40 e ’50, la sua figura minuta sul campo di gioco esaltò La Bombonera di cui incarnava pienamente lo spirito. Assieme a Sosa e Lazzatti, Pescia componeva l’insuperabile colonna vertebrale più ricordata nella storia del Boca Juniors, con cui vinse due campionati nazionali nel 1943 e nel 1944. Con la maglia dell’Argentina disputò soltanto dodici partite, che comunque gli permisero di aggiudicarsi ben tre Copa America consecutive tra il 1945 e il 1947.
- Jorge Hernan BERMUDEZ (difensore centrale)
Sebbene abbia disputato soltanto quattro tornei con i colori del Boca Juniors, il difensore centrale colombiano ha lasciato il segno nei cuori dei tifosi. Messosi in luce precocemente con il Deportes Quindio, l’America Cali l’ha acquistato nel 1991, conquistandosi anche un posto nella nazionale dei Cafeteros. Dopo un’unica annata con la maglia del Benfica, il Boca Juniors lo ha prelevato nel 1997 dalle Aguias, collezionando oltre 160 presenze complessive. Le sue doti di leader gli hanno consentito di essere un punto fisso anche della Colombia che ha partecipato ai Mondiali del 1998 in Francia, oltre a tre Copa America. Formò una coppia insuperabile assieme a Walter Samuel che consentì al Boca Juniors di restare imbattuto per quaranta partite. Con gli Xeneizes ha vinto due Copa Libertadores nel 2000 e nel 2001 e una Coppa Intercontinentale nel 2000.
- Americo Miguel TESORIERE (portiere)
Tesoriere è stato uno dei primi idoli del calcio argentino. La sua prima partita con il Boca Juniors risale al 1916, quando aveva soltanto diciassette anni. Americo, soprannominato La Gloria, giocò per gli Xeneizes fino al suo ritiro nel 1927, ad eccezione della stagione 1921 quando giocò per lo Sportivo del Norte. Ha disputato un totale di 184 partite per il Boca Juniors in tutte le competizioni. È stato uno dei giocatori più vincenti della sua generazione, collezionando ben quattordici titoli con il club, tra cui cinque campionati. Ha difeso i pali della Seleccion per 38 volte, vincendo anche due Copa America nel 1921 e nel 1925. Curiosità: fu il primo giocatore argentino al quale fu dedicato un coro personale.
- Ruben José SUÑÉ (centrocampista)
Suñé ha iniziato la sua carriera con il Boca Juniors nel 1967. Quattro anni dopo, Suñé fu coinvolto in una famosa partita della Copa Libertadores contro lo Sporting Cristal, dove tutti i giocatori del xeneizes furono cacciati dal campo. È stato uno dei perni dello scacchiere boquense dal 1967 al 1980, eccezion fatta per il triennio dal 1973 al 1975 durante il quale vestì le maglie di Huracan e Union Santa Fe. Tornò al Boca Juniors nel 1976 vivendo uno dei periodi di maggior successo della storia del club, conquistando due campionati, due Copa Libertadores e la Coppa Intercontinentale del 1977. Chiuse la carriera nel San Lorenzo di Almagro nel 1981, mentre vestì la casacca della Seleccion soltanto per sei volte.
- Hugo Benjamin IBARRA (terzino destro)
Soprannominato El Negro, il terzino destro è un’icona del Boca Juniors dove ha giocato più di 200 partite complessive in tre esperienze separate. Hugo ha vinto quattro Copa Libertadores con i colori gialloblù: 2000, 2001, 2003, 2007. Dopo essersi messo in luce in patria ed aver conquistato la maglia dell’Argentina, nel 2001 è stato acquistato dal Porto. Tuttavia, la sua esperienza nel Vecchio Continente è stata avara di soddisfazioni e dopo una sola stagione con i Dragões è stato mandato in prestito per tre anni consecutivi: dopo esser tornato per una stagione proprio al Boca Juniors, Ibarra ha vestito anche le maglie di Monaco ed Espanyol, prima di far definitivamente ritorno a La Bombonera nel 2005 e chiudervi la carriera sei anni dopo. Con la maglia della Seleccion è sceso in campo undici volte, conquistando un secondo posto nella Copa America del 2007.
- Francisco Antonio VARALLO (attaccante)
Nonostante la struttura fisica esile, El Cañoncito occupa il secondo posto nella classifica dei migliori marcatori nella storia del Boca Juniors con 196 marcature. Con gli xeneizes ha vinto tre campionati (1931, 1934 e 1935) e un titolo di capocannoniere nel 1933 con 34 reti. Varallo ha giocato per l’Argentina dal 1930 al 1937. È stato il più giovane calciatore della squadra albiceleste in occasione della Coppa del Mondo inaugurale nel 1930. Era anche un componente della Seleccion che vinse il campionato sudamericano nel 1937.
- Sebastian Alejandro BATTAGLIA (centrocampista)
La sua carriera è “macchiata” dall’anno e mezzo vissuto al Villarreal tra il 2004 e il 2005, quando raggiunse al Submarino Amarillo i connazionali Arruabarrena, Coloccini e Riquelme. Eccezion fatta per questa esperienza europea, Battaglia si è sempre e solo speso per il Boca Juniors, diventando il giocatore più decorato nella storia del Boca Juniors con ben diciotto titoli in bacheca. Fra questi, spiccano le quattro Copa Libertadores (2000, 2001, 2003 e 2007) e le due Coppe Intercontinentali del 2000 e del 2003. Con la maglia dell’Argentina, invece, Battaglia ha messo insieme soltanto dieci partecipazioni tra il 2003 e il 2009.
- Alberto Cesar TARANTINI (terzino destro)
Così come Marzolini, anche Tarantini è considerato uno dei terzini sinistri più forti della sua generazione. È cresciuto nella cantera del Boca Juniors, con cui ha esordito tra i professionisti nel 1973, all’età di diciotto anni. Da lì in poi, è stato un titolare inamovibile nello scacchiere gialloblù fino al 1977 quando accetta l’offerta del Birmingham City, proprio nell’anno che porta ai Mondiali organizzati dall’Argentina. Alza così la Coppa del Mondo al Monumental di Buenos Aires e torna immediatamente in patria dopo la poco fruttuosa esperienza inglese. Ha giocato anche con il Talleres Cordoba e il River Plate, prima di tornare nuovamente in Europa, dove termina la carriera nel 1989 dopo aver vestito le maglie di Bastia, Tolosa e San Gallo.
- Angel Clemente ROJAS (attaccante)
Soprannominato Rojitas, Angel Rojas ha giocato la maggior parte della sua carriera per il Boca Juniors. Ha giocato 224 partite e segnato 78 gol in tutte le competizioni. Nei suoi otto anni con gli Xeneizes, Rojas ha vinto quattro campionati e una coppa argentina. Dopo la sua esperienza in gialloblù, all’età di ventott’anni si è trasferito in Perù per vestire la maglia del Deportivo Municipal, per poi tornare in patria nel 1974 e concludere la carriera con le casacche di Racing Avellaneda, Nueva Chicago, Lanus e Argentino Quilmes. Con l’Albiceleste ha disputato soltanto due partite, segnando all’esordio contro il Cile. Anche Rojas, come Marzolini, ha una statua all’interno della Bombonera.
- Carlos Adolfo SOSA (terzino destro)
Lucho ha iniziato la sua carriera con Atlanta nel 1939. Si unì al Boca Juniors nel 1941 all’età di ventidue anni, dove si affermò come uno dei migliori difensori laterali della sua generazione nonché di tutti i tempi. Ha vinto due Primera Division argentine. Andò a giocare in Francia nel 1952 vestendo i colori Racing Club di Parigi. Nonostante la sua classe cristallina, Sosa disputò soltanto dodici partite con la maglia Albiceleste, vincendo tuttavia le Copa America del 1945 e del 1946.
- Mario Emilio Heriberto BOYÉ (attaccante)
El Atomico fece il suo debutto con il Boca Juniors nel 1941, all’età di diciannove anni. Nel giro di breve tempo s’impose come titolare inamovibile al centro dell’attacco xeneize, vincendo i tornei del 1943 e del 1944 e la classifica marcatori nel 1946 con 24 reti. Dopo otto anni alla Bombonera, Boyé tentò l’avventura europea, sposando la causa del Genoa. Tuttavia, la sua esperienza in Italia durò pochi mesi, durante i quali mise a segno dodici gol in diciotto partite. Tornò in Argentina nel gennaio 1950, dopo un rapido passaggio in Colombia ai Millonarios, per vestire le casacche di Racing Avellaneda e Huracan, per chiudere romanticamente la carriera proprio al Boca Juniors nel 1956. Con la nazionale argentina ha collezionato diciassette presenze e segnato sette reti, vincendo tre Copa America tra il 1945 e il 1947.
- Julio MELENDEZ Calderon (difensore centrale)
Il difensore peruviano è stato uno dei leader indimenticabili del Boca Juniors a cavallo degli anni ’60 e ’70. Soprannominato El Negro, Melendez viene inserito nell’Undici ideale di tutti i tempi del club come uno dei difensori più forti che abbiano vestito la maglia degli Xeneizes. Ha vestito i colori gialloblù dal 1968 al 1972, vincendo da capitano due campionati consecutivi nel 1969 e nel 1970. Con la maglia del Perù ha collezionato 35 partite, vincendo la Copa America del 1975, senza però avere la soddisfazione di partecipare al Mondiale di Messico ’70.
- Roberto MOUZO (difensore centrale)
Il difensore centrale ha giocato la stragrande parte della sua carriera con il Boca Juniors, detenendo attualmente il primato di partite disputate con gli Xeneizes. Mouzo è sceso in campo per 426 partite complessive con la casacca gialloblù fra il 1971 e il 1984. Durante la sua carriera con il Boca Juniors ha vinto sei titoli con il club, fra cui i più prestigiosi sono le due Libertadores consecutive conquistate nel 1977 e nel 1978 e la Coppa Intercontinentale del 1977. Nonostante la sua carriera, Mouzo ha vestito la maglia dell’Albiceleste soltanto per quattro volte.
- Hugo Orlando GATTI (portiere)
Icona di stile, sia per il look che fra i pali, Hugo Gatti per tutti è stato El Loco. A livello di club, con il Boca Juniors vinse tre campionati nazionali, due tornei Copa Libertadores e una Coppa Intercontinentale. Spesso lasciava l’area di rigore per vestire i panni di un vero e proprio giocatore. Durante la sua carriera quasi trentennale da professionista (dal 1962 al 1989) ha giocato anche con l’Atlanta di Buenos Aires, il River Plate, l’Union Santa Fe e il Gimnasia La Plata. È stato eletto Giocatore dell’Anno dell’Argentina nel 1982. Con la sua nazionale, tuttavia, è sceso in campo soltanto in diciotto occasioni, partecipando ai Mondiali di Inghilterra 1966 come riserva di Roma.
- Martin PALERMO (attaccante)
Martin è il più grande cannoniere di tutti i tempi del Boca Juniors con le sue 236 reti che gli consentono di distanziare di ben 42 lunghezze un mito come Varallo. Nelle sue vene scorre sangue gialloblù ed è uno dei pilastri nella storia del club xeneize, dove approda nel 1997 dopo aver mosso i primi passi da professionista nell’Estudiantes La Plata. Davanti al pubblico della Bombonera trionfa per sei campionati, alzando al cielo, fra le altre, due Copa Libertadores nel 2000 e nel 2007, assieme a una Coppa Intercontinentale nel 2000. Tenta anche l’esperienza in Europa, dopo aver mancato la firma con la Lazio nel 1999 a causa di un grave infortunio: è il 2001 quando approda al Villarreal, ma dopo un altro pesante infortunio, non riesce a tornare in forma tra Deportivo Alaves e Real Betis. Torna così al Boca Juniors, dove chiude la carriera nel 2011. Palermo è anche nella storia dell’Argentina grazie alla rete in pieno recupero che consente all’Albiceleste di battere il Perù e di qualificarsi ai Mondiali di Sudafrica 2010.
- Antonio Ubaldo RATTIN (mediano)
Non ha vestito la maglia degli Xeneizes solo in occasione dei 34 match disputati con la Seleccion. Dall’inizio alla fine della carriera, infatti, il mediano ha guidato con piglio e carattere il Boca Juniors, vestendo sin dalla più giovane età la fascia di capitano. Doti che ha dimostrato anche in Nazionale, dove si è reso protagonista del celebre episodio successivo alla sua espulsione durante il quarto di finale contro l’Inghilterra: Rattin lasciò il campo soltanto dopo undici minuti di proteste, rifiutando di rispettare la decisione dell’arbitro. In molti ritengono che questo sia uno degli episodi che scatenarono la forte rivalità tra le due nazionali. El Rata terminò la sua carriera nel 1970, dopo 352 presenze complessive.
- Juan Roman RIQUELME (trequartista)
Sicuramente, Juan Riquelme è stato il miglior giocatore argentino della sua generazione. Ha trascorso la maggior parte della sua carriera con il Boca Juniors, ma ha anche vissuto un periodo significativo in Spagna con Barcellona e Villarreal. El Mudo ha fatto la storia degli Xeneizes, con cui ha vinto quattro Copa Libertadores e una Coppa Intercontinentale nel 2000. Dopo l’interlocutoria esperienza con il Barcellona nel 2002-03, Riquelme è approdato al Villarreal l’anno successivo, raggiungendo la semifinale di Champions League nel 2005. Il suo impiego in Nazionale, dove ha messo insieme, è stato limitato dalle incomprensioni con Diego Armando Maradona, commissario tecnico albiceleste dell’epoca, assieme all’esplosione di Lionel Messi.
- Silvio MARZOLINI (terzino sinistro)
Dopo aver iniziato la sua carriera da professionista nel 1959 con il Ferro Carril Oeste, il Boca Juniors lo acquista l’anno successivo, assicurandosi così il terzino sinistro più forte di tutti i tempi che abbia mai vestito i colori gialloblù. Leader dentro e fuori dal campo, la storia di Marzolini è indissolubilmente legata al club xeneize, di cui ha rivestito anche il ruolo di allenatore una volta terminata la sua carriera. Con il Boca Juniors ha conquistato sul campo cinque titoli nazionali (1962, 1964, 1965, 1969, 1970), mentre con la maglia dell’Argentina ha partecipato ai Mondiali del 1962 e del 1966. Il club ha eretto una statua lui dedicata nella hall de La Bombonera quattro anni prima della sua morte, avvenuta nel 2019.
- Carlos Alberto TEVEZ (attaccante)
L’Apache è stato uno degli attaccanti più completi e devastanti che si ricordino dell’epoca moderna. La sua carriera è costellata di successi conquistati tra Europa e Sudamerica, con le squadre di club, così come con la Seleccion. Il suo viaggio da calciatore si è concluso soltanto lo scorso anno dopo una carriera iniziata all’alba del XXI secolo proprio con il Boca Juniors. Si fa spazio tra le linee degli Xeneizes a suon di reti e nel 2005 passa al Corinthians assieme al connazionale Javier Mascherano. Con El Jefecito condivide anche lo sbarco in Europa al West Ham United nel 2006, dopo lo sfortunato Mondiale con l’Albiceleste. Passa poi alla corte di Alex Ferguson e del suo Manchester United per lasciarlo due stagioni più in là con il contestato trasferimento agli odiati cugini del City. Quattro anni dopo, il passaggio alla Juventus dove vince due Scudetti in altrettante stagioni, per poi tornare al Boca Juniors fino al termine della carriera – eccezion fatta per una fugace avventura in Cina con lo Shanghai Shenhua – avvenuta nel 2021. Nel 2003 ha centrato l’accoppiata Copa Libertadores e Coppa Intercontinentale con la maglia gialloblù, mentre con l’Argentina tocca il punto più alto durante le Olimpiadi di Atene 2004 quando vince l’oro olimpico.
- Diego Armando MARADONA (trequartista)
Il più grande di tutti. Per molti anche di Pelé. Di certo c’è che il talento di Villa Fiorito ha coronato il suo sogno di vestire la casacca gialloblu nel 1981 dopo essere letteralmente esploso tra le file dell’Argentinos Juniors. Dopo la mancata convocazione del 1978, partecipa al suo primo Mondiale nel 1982. Proprio dopo la manifestazione lascia il Boca Juniors per accettare la corte del Barcellona e dopo due campionati in Catalogna, approda al Napoli. Lì dove si afferma definitivamente come Pibe de Oro. Vince la Coppa del Mondo con l’Argentina nel 1986 e due Scudetti con i partenopei (1987 e 1990), assieme alla Coppa UEFA (1988-89). Dopo due fugaci esperienze al Siviglia e al Newell’s Old Boys, Maradona fa il suo romantico ritorno alla Bombonera nel 1995 dove chiude la sua carriera da calciatore due anni più tardi.