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L’Arsenal degli invincibili

Calcio Operazione Nostalgia 07/10/2022

Li chiamavano The Invincibles a ragion veduta. In quello che attualmente è considerato il torneo più bello e difficile al mondo, rimanere imbattuti al termine campionato è un’impresa riuscita solo una volta, quando il principale mezzo di locomozione era il cavallo. Correva, infatti, la stagione 1888-89 dell’allora First Division, l’antenata della Premier League, quando il Preston North End chiudeva la stagione da Campione d’Inghilterra imbattuto con diciotto vittorie e quattro pareggi in ventidue gare.
Per trovare chi sia stato in grado di replicare qualcosa di simile, è necessario sfogliare numerose pagine sugli almanacchi e fare un salto di ben centoquindici anni per arrivare alla stagione 2003-04. Dal Lancashire ci si sposta nella capitale inglese e Highbury è il fortino inespugnabile dell’Arsenal: un gentleman francese come Arsene Wenger è alla guida di un manipolo di campioni.

Il motore dei Gunners, dopo un girone d’andata combattuto ad armi pari con Chelsea e Manchester United, salì inesorabilmente di giri durante il girone di ritorno, riuscendo a fare il vuoto davanti alle avversarie e arrivando al traguardo dello Scudetto senza mai rallentare. Il ruolino di marcia parla per loro: novanta punti, ventisei vittorie, dodici pareggi e zero sconfitte, il tutto condito da settantatré reti a segno (miglior attacco) e ventisei reti subite (miglior difesa).
Sebbene questa straordinaria impresa fu il coronamento di un’opera corale, in occasione del compleanno di Gilberto Silva, uno dei protagonisti indiscussi della stagione degli Invincibles, celebriamo il brasiliano e passiamo in rassegna, uno ad uno, tutti i protagonisti di quell’indimenticabile campionato che hanno contribuito a dar forma e vita ad un’annata indimenticabile.

  1. Jens LEHMANN

Il portiere tedesco, con un “dimenticabile” passato italiano tra i pali del Milan, è arrivato in estate dal Borussia Dortmund ed è pronto a vivere quella che sarà l’esperienza più importante della sua carriera sportiva. Jens dimostra come la sua parentesi in rossonero sia stata soltanto un incidente di percorso. Mai assente in campionato, colleziona trentotto partite su trentotto impegni e subisce appena ventisei reti: niente male come inizio.

  1. Ashley COLE

Da ormai tre anni è il padrone assoluto della fascia sinistra e l’Arsenal si accorge di aver cresciuto in casa uno dei migliori terzini sinistri del primo decennio degli anni 2000. Cole è un terzino di spinta che fa delle accelerazioni e dei traversoni precisi il suo pane quotidiano e che nella stagione dei record si porta a casa un bottino di trentadue presenze.

  1. Patrick VIEIRA

Il franco-senegalese è d’importanza vitale per la funzionalità e il dinamismo del gioco di Wenger. Il campione del Mondo e d’Europa riesce ad alzare al cielo il terzo – e sicuramente più bello – trofeo della Premier League della sua carriera, certificando la sua natura di “immortale” nel pantheon dei Gunners.

  1. Martin KEOWN

Martin è un pilastro di vecchia data del club: escludendo le iniziali esperienze con Brighton & Hove Albion, Aston Villa ed Everton, Keown indossa la maglia dei Gunners dal 1985. Proprio al termine del campionato saluta il suo pubblico dopo 422 partite complessive, condite da otto reti.

  1. Robert PIRES

In organico si contano ben sette francesi, ma lui è sicuramente uno dei più eclettici a disposizione di Arsene Wenger. Dopo essersi messo in mostra in patria con le maglie di Metz ed Olympique Marsiglia e in Europa con quella dei Bleus, con cui ha vinto un Mondiale e un Europeo, proprio dopo la kermesse continentale in Belgio e Olanda sbarca a Londra e dimostra di trovarsi a pieno agio con la maglia dei Gunners addosso. Nel 2003-04 segna ben quattordici reti in ventisei presenze.

  1. Fredrik LJUNGBERG

Impossibile non notarlo in campo. E non solo per le sue colorate acconciature, quanto per la sua tecnica e la sua velocità. Due caratteristiche che gli hanno consentito di conquistare pian piano la fiducia di Wenger che l’ha prelevato giovanissimo dagli svedesi dell’Halmstad nel 1998. La crescita dello scandinavo è continua ed esponenziale, tanto da guadagnarsi per cinque anni di fila – dal 2002 al 2006 – il Pallone d’Oro svedese.

  1. José Antonio REYES

Lo spagnolo, arrivato nel mercato di gennaio da Siviglia, allora ventenne, riuscì a collezionare due reti in tredici partite. José era un numero nove atipico: svariava su tutto il fronte d’attacco. La Perla di Utrera rimase a Londra per due stagioni e mezza prima di tornare in patria e vestire la maglia del Real Madrid.

  1. Dennis BERGKAMP

Stellina dell’Ajax ad inizio carriera, poi meteora all’Inter, Dennis Bergkamp trova con la maglia dell’Arsenal addosso la sua dimensione ideale. Davanti al pubblico di Highbury mette in mostre tutto il suo prezioso e sofisticato repertorio, conquistando Community Shield, Coppe d’Inghilterra e tre Scudetti, tra cui anche quest’ultimo dei record con quattro reti in ventotto partite.

  1. Sylvain WILTORD

Titolare fisso fino alla stagione precedente, forse dell’anno della cavalcata dei Gunners Sylvain ha un ricordo agrodolce. Infatti, dopo tre anni da titolare inamovibile, l’attaccante esterno francese è costretto ad accontentarsi di qualche scampolo di partita: dodici partite e tre reti. Sarà il preludio al suo addio che, infatti, si materializza in estate quando Wiltord fa ritorno in Francia per vestire la maglia dell’Olympique Lione.

  1. LAUREN Bisan-Etame

Titolare della fascia destra dei Gunners è Laureano Bisan-Etame Mayer noto semplicemente come Lauren. Terzino di spinta estremamente duttile, già presente nell’undici Campione d’Inghilterra due stagioni prima, Lauren chiuse la stagione dei record con un personale bottino di trentadue presenze e nessuna rete all’attivo.

  1. Stuart TAYLOR

Mai presente nella stagione dei record, Stuart fu costretto a guardare dalla panchina le imprese del collega Lehmann per tutta la stagione. L’allora portiere ventitreenne dovette accontentarsi del ruolo di dodicesimo e fare i conti con molti problemi fisici, i quali sommati all’incredibile stagione del portiere teutonico, lo relegarono accanto a Wenger per tutta la stagione.

  1. Thierry HENRY

Thierry è una punta di diamante. In ogni senso. Il centravanti francese vive senza alcun dubbio la sua stagione più redditizia: segna addirittura trenta reti in campionato, moltissime di pregevole fattura ed importanza. Titì chiude la sua annata magica con tre titoli in bacheca: Premier League, classifica marcatori e Scarpa d’Oro.

  1. Ray PARLOUR

Assieme al vecchio volpone Keown, Parlour è un altro volto storico dell’Arsenal. È un centrocampista di un’altra generazione, ma non per questo meno utile all’economia dei Gunners. Ray vive la sua tredicesima e ultima stagione ad Highbury collezionando venticinque presenze e salutando, così, nel migliore dei modi i suoi tifosi che l’anno successivo lo vedranno impegnato con la maglia del Middlesbrough.

  1. EDU Cesar Gaspar

Forse non viene ricordato per quello che meriterebbe. Edu, infatti, si rivela non solo come un utile comprimario e, anzi, riesce a far rifiatare i titolarissimi Vieira e Gilberto Silva, non facendoli rimpiangere. Il mediano carioca, anzi, si fa apprezzare per la sua grande affidabilità e colleziona ben trenta presenze in campionato, segnando anche due reti.

  1. Pascal CYGAN

Sbarcato a Londra appena un anno prima, l’ex difensore del Lille, pur non avendo i favori delle gerarchie, riesce comunque a collezionare diciotto gettoni in Premier League. D’altronde, considerando la caratura tecnica del quartetto titolare, per Pascal non è davvero possibile fare di più.

  1. GILBERTO SILVA Aparecido

Dopo l’exploit del Mondiale nippo-coreano, durante il quale si è fatto scoprire dal mondo intero, Gilberto Silva ha preso per mano anche il centrocampo del suo Arsenal. È arrivato a Londra via Atletico Mineiro, il mediano carioca diventa nel giro di pochissime partite un perno fondamentale nel centrocampo dei Gunners e nel campionato in corso riesce anche a finire per quattro volte sul tabellino dei marcatori.

  1. Gaël CLICHY

Potremmo dire “buona la prima” riferendoci alla prima stagione di Gaël Clichy. Pescato dalla terza serie francese con la maglia del Cannes, il terzino sinistro che è appena diventato maggiorenne viene lanciato nell’olimpo del calcio inglese col botto: si contano dodici presenze per il neomaggiorenne francese che, nel tempo, diventerà una presenza fissa della corsia laterale mancina dei londinesi.

  1. Sol CAMPBELL

Il britannico classe 1974 è la vera e propria colonna della difesa dei Gunners. Insuperabile negli scontri aerei, Campbell gioca quasi tutte le gare stagionali e contribuisce anche alla realizzazione di una rete. Sol riesce ad entrare nei cuori dei suoi tifosi, nonostante il suo passato di capitano degli odiati rivali del Tottenham Hotspur. Roba da Campbell.

  1. Nwankwo KANU

Nwankwo è una vecchia conoscenza del calcio italiano. Seppur lo si sia visto pochissimo con la maglia dell’Inter dopo le tante meraviglie messe in mostra da giovanissimo con le maglie della Nigeria e dell’Ajax. Nel 1998 viene ceduto all’Arsenal e – magari – nei suoi auspici c’era la speranza di ripercorrere le stesse dinamiche di Dennis Bergkamp. L’impresa gli riesce a metà, chiuso com’è da un grande come Thierry Henry. La 2003-04 è l’ultima stagione di Kanu ad Highbury con una rete in dieci presenze.

  1. Kolo TOURÉ

Una delle rivelazioni di questa stagione magica è senza dubbio il difensore centrale ivoriano, arrivato a Londra da gregario due anni prima. Kolo si consacra definitivamente nella stagione in corso, costituendo accanto all’altro gigante Campbell una coppia difensiva rocciosa e praticamente insuperabile.

  1. Jérémie ALIADIERE

Piccolo pupillo di Wenger, l’ultimo francese della lista è il giovane attaccante ventenne che quell’anno giocò dieci partite in Premier League senza segnare, facendosi però apprezzare nei match di FA Cup e Coppa di Lega, segnando quattro reti in altrettanti match. Sarà, purtroppo, ricordato come uno dei pochi flop del tecnico francese.

  1. David BENTLEY

Anche il talentuoso centrocampista inglese, così come Aliadiere, ha vissuto l’intera parabola della sua carriera con lo stigma di “eterna promessa”. Dopo aver bruciato le tappe nelle selezioni giovanili, Bentley esordisce in Premier League proprio grazie a un’intuizione di Wenger e il match d’esordio sarà l’unico disputato in biancorosso dal centrocampista. Dopo tre stagioni in grande spolvero con la maglia del Blackburn Rovers, fa ritorno a Londra, stavolta sulla sponda del Tottenham. I tifosi dei Gunners forse lo ricorderanno di più per un incredibile gol da quaranta metri realizzato in un derby proprio con la maglia degli Spurs.


Operazione Nostalgia

Operazione Nostalgia si caratterizza per una narrazione nostalgica e romantica del calcio italiano tra gli anni '80 e gli anni 2000, decenni di cui ripercorre i momenti salienti e racconta le storie dei personaggi più iconici e curiosi.

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