sandro tonali
sandro tonali

I migliori giovani della Serie A 2021-22: non solo Vlahovic e Tonali

Serie A OlyBet 17/05/2022

In campionato in cui i valori dei grandi club spesso dipendono dal rendimento dei giovani talenti di prospettiva su cui bisogna puntare per provare a crescere in casa dei campioni, è fondamentale – ora che manca soltanto una giornata alla fine di questa Serie A 2021-22 – tirare le somme e fare i nomi di alcuni dei giovani che più di altri hanno confermato le attese (due in particolare, ma capirete subito di chi stiamo parlando non appena leggerete i nomi), al fianco dei quali abbiamo deciso di aggiungere i nomi di qualche piacevole sorpresa e rivelazione delle ultime 37 giornate. Siete pronti? Partiamo.

Sandro Tonali – Milan

8 maggio 2000: compleanno di 22 anni appena compiuto, ma non ancora festeggiato del tutto, in attesa che l’ultima giornata di campionato possa regalargli la gioia più grande della sua breve carriera – la vittoria dello Scudetto con il Milan, di cui nel corso dei mesi è riuscito a prendersi il centrocampo. Nessuno ha mai avuto dubbi riguardo le doti e le qualità di Sandro Tonali, rossonero nel cuore e felice della pazienza mostrata da Stefano Pioli nel dosarlo e riuscire a inserirlo in squadra nel migliore dei modi. Lui ha risposto con prestazioni da leader, gol e assist decisivi e una costanza di rendimento necessaria per un centrocampista che vuole recitare da protagonista nella squadra capolista del nostro campionato. Tonali è un patrimonio per il Milan, per la Nazionale Italiana e più in generale per il calcio.

Dusan Vlahovic – Juventus

Non servono parole per un giocatore che, lanciato qualche anno fa da Prandelli a Firenze, è diventato protagonista già lo scorso anno in una stagione complicata per i Viola – dimostrando di poter fare gol anche quando i palloni in area scarseggiano. Da settembre in poi però, con l’arrivo di Vincenzo Italiano nel capoluogo toscano, Dusan Vlahovic ha definitivamente spiccato il volo, diventando una macchina da gol inarrestabile – uno dei migliori giovani attaccanti del panorama mondiale. Uno di quelli per cui la Juventus è stata disposta a fare follie, spendendo decine di milioni di euro già a gennaio e rendendolo così il giovane più atteso e chiacchierato del nostro calcio. Starà a lui dimostrare nei prossimi anni di poter fare la differenza e di spingere di nuovo in alto la squadra di Torino – rimasta a secco di trofei dopo un decennio di trionfi.

Destiny Udogie – Udinese

Spesso ci dimentichiamo di dare un’occhiata alla carta d’identità, ma nel caso del terzino dell’Udinese è impossibile non partire da lì: 28 novembre 2002, 19 anni compiuti da qualche mese e già titolare inamovibile in Friuli, giunto al termine di un campionato in cui ha dimostrato di saper dominare come pochi altri in fascia – non tanto e non solo per merito delle sue doti fisiche. Destiny Udogie – origini nigeriane, ma nato e cresciuto in Italia – aveva già esordito lo scorso anno con il Verona, ma è stato il passaggio all’Udinese a garantirgli spazio e fiducia. Responsabilità ben riposte, viste le sue 31 presenze condite con quattro gol determinanti nella corsa salvezza dei friulani e abile sia in copertura che quando si tratta di attaccare sulla fascia. Prospetto con enormi margini di miglioramento, che già oggi però può (e deve) giocare titolare in Serie A: le grandi squadre del nostro campionato sono avvisate.

Giacomo Raspadori – Sassuolo

La nostra Nazionale ha bisogno di gol, di attaccanti, di un riferimento offensivo in grado di buttare la palla dentro: la risposta alle perplessità del ct Roberto Mancini è Giacomo Raspadori – arrivato in doppia cifra in questa stagione a Sassuolo al fianco di Scamacca e Berardi (i gol azzurri sono tutti emiliani, al netto di Ciro Immobile). Giocatore particolare per caratteristiche, mantiene sempre il suo focus sull’obiettivo più importante per un bomber: trovare il modo di fare gol, non solo tecnica, ma anche intuito e agonismo. Un talento da coltivare e da testare anche in palcoscenici che mettono maggiori pressioni addosso, ma al momento le squadre che cercano un attaccante di prospettiva e già affidabile, non possono non bussare anche alla sua porta (ben consapevoli di dover spendere un bel po’ per portarlo a casa).

Aaron Hickey – Bologna

Il modo migliore per parlare di lui è guardare alla descrizione che ne fanno in molti in giro per il web: “È un terzino sinistro, adattabile anche sulla fascia destra. Schierato talvolta anche a centrocampo, è ambidestro e predilige la fase offensiva, dove mostra delle ottime progressioni palla al piede”. Duttile e con 20 anni ancora da compiere tra qualche settimana, uscito come uno dei migliori dalla stagione in altalena del Bologna e autore di 5 gol tutt’altro che casuali e sporadici. Lo diciamo non avendo la fortuna di ricoprire un ruolo dirigenziale in un grande club di calcio europeo: avessimo qualche decina di milioni a disposizione, sarebbe il primo giocatore a cui pensare nel caso si voglia puntare su un prospetto affidabile e dal grande margine di miglioramento come esterno difensivo.


OlyBet

Questo articolo è stato scritto con amore e dedizione da quegli instancabili sportivi di Olybet. Spero che ti piaccia!

Condividi

Classifiche