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Quale future attende il Belgio dopo la fine della “Generazione d’Oro”?

Calcio OlyBet 12/12/2022

Dopo solo tre partite del Mondiale, 16 squadre hanno dovuto fare le valigie per tornare a casa.
Per il Belgio, il fallimento della Coppa del Mondo ha anche segnato la fine di un’era che prometteva molto ma ha dato poco.

Per essere un paese grande solo la metà di Lettonia o Lituania, il Belgio è sempre stato forte calcisticamente parlando. Ha vinto l’oro olimpico nel 1920 e ha prodotto alcuni dei migliori talenti del mondo nella seconda metà del 20° secolo. Un terzo posto a Euro 1972, migliorato da un secondo posto nel 1980, e poi un’apparizione alla semifinale della Coppa del Mondo nel 1986 sono la testimonianza della tradizione calcistica belga.

Ma ci sono stati anche momenti da dimenticare. Tra il 2002 e il 2014, il Belgio non è riuscito a qualificarsi per cinque tornei di fila tra Europei e Mondiali.
A un certo punto, nel giugno 2007, è scesa addirittura al 71° posto nel ranking FIFA tra Venezuela e Bielorussia. Sotto sotto però c’erano ottimi motivi per essere ottimisti: si stava sfondando una nuova generazione. La generazione d’oro. Chi erano questi giocatori?

Tutto inizia tra i pali, dove Thibaut Courtois (30) è stato assolutamente fantastico negli ultimi dieci anni. Dato che i portieri tendono a raggiungere il picco della loro carriera un po’ più tardi, chissà se il numero uno del Real Madrid potrebbe essere ancora lì nel 2026. Ha vinto un totale di sei campionati in quattro paesi con quattro club diversi ed ha appena vinto la sua prima Champions League nel 2021/22.

Per sette anni, il difensore centrale Vincent Kompany (36) ha indossato la fascia di capitano. È stato un leader sia dentro che fuori dal campo fino al suo ritiro dalla nazionale nel 2019. Insostituibile anche per il Manchester City, dove ha vinto quattro Premier League: una statua all’esterno dell’Etihad Stadium sottolinea come il suo contributo non sarà mai dimenticato.

Sempre al City, Kevin De Bruyne (31) ha raggiunto livelli che pochi altri possono eguagliare da quando si è trasferito a Manchester nel 2015. A volte accusato dai tifosi di non essere incisivo quando conta, il centrocampista dalla tecnica superba è sempre molto apprezzato dai suoi allenatori e compagni di squadra.

Eden Hazard (31) è stato il volto del Belgio per anni, ma da quando si è trasferito dal Chelsea al Real Madrid nel 2019, le cose sono andate sempre peggio. L’esterno belga è stato a un certo punto paragonato sia a Lionel Messi che a Cristiano Ronaldo, ma gli infortuni hanno condizionato la sua carriera. Per chi ha visto giocare Eden nel fiore degli anni, il calciatore che correva in Qatar sembrava un’altra persona.

Nel 2017, a soli 24 anni, Romelu Lukaku (29) è diventato il capocannoniere di tutti i tempi del Belgio segnando il suo 31esimo gol.le reti messe a segno con la maglia della nazionale ormai sono oltre 68.
Un calciatore forte fisicamente ed imponente in un’epoca in cui gli attaccanti centrali puri sono una rarità, ha dimostrato di volta in volta di essere letale se circondato inserito nell’ambiente giusto.

Oltre a questi cinque c’erano anche altri giocatori che meritano di essere menzionati come Simon Mignolet (34), Thomas Vermaelen (37), Jan Vertonghen (35), Toby Alderweireld (33), Thomas Meunier (31), Axel Witsel (33), Marouane Fellaini (35) , Mousa Dembele (35), Nacer Chadli (33), Yannick Carrasco (29), Dries Mertens (35). Tutti calciatori fantastici che hanno brillato sui palchi più importanti.È abbastanza?

Eppure, nonostante tutta quella qualità, tutto quel potenziale, nonostante siano stati in testa al ranking FIFA per cinque mesi tra il 2015-2016 e poi per quasi altri quattro anni da settembre 2018 a marzo 2022, solo un terzo posto ai Mondiali 2018 è stato il massimo che hanno raggiunto.

Ai Mondiali 2014, hanno superato la fase a gironi, battendo Algeria, Russia e Corea del Sud. Hanno poi battuto gli Stati Uniti nonostante il portiere veterano Tim Howard abbia effettutato il record di parate in una partita di Coppa del Mondo (15), ma contro l’Argentina nei quarti di finale, un gol di Gonzalo Higuain ha mandato a casa il Belgio.

Euro 2016 è iniziato con una sconfitta contro l’Italia, ma le vittorie contro Irlanda e Svezia hanno consentito al Belgio di passare come seconda nel proprio girone. Mentre l’Italia, vincitrice dei gironi, incontra la Spagna, il Belgio trova Ungheria e Galles, nel cammino verso le semifinali. Dopo aver eliminato gli ungheresi ed essere andati in vantaggio contro il Galles, l’avventura europea belga si è conclusa in quella che è spesso considerata la più grande notte nella storia del calcio gallese.

Quella sconfitta per 1-3 è stata l’ultima partita del Ct Marc Wilmots, con lo spagnolo Roberto Martinez chiamato sulla panchina del Belgio. Ai Mondiali 2018, le sue idee sono state implementate e la squadra ha iniziato con cinque vittorie consecutive. Panama, Tunisia e Inghilterra sono state sconfitte nella fase a gironi, mentre il Giappone ha solo spaventato la nazionale belga agli ottavi. Uno grande match nei quarti di finale ha visto il Belgio superare il Brasile 2-1, ma in semifinale è stata la Francia a batterli di misura.

Nonostante sia arrivato a 180 minuti dalla gloria della finale di Coppa del Mondo, questo è stato visto come un successo in Belgio. Con la vittoria per 2:0 contro l’Inghilterra nella partita per il terzo posto la nazionale belga ha raggiunto il miglior risultato di sempre: il futuro sembrava poter essere luminoso.

Euro 2020, giocato nel 2021, avrebbe potuto essere il loro momento, ma dopo aver vinto ancora una volta tutte e tre le partite del girone e poi aver sconfitto i campioni in carica del Portogallo, il Belgio è crollato ai quarti di finale con l’Italia che ha vinto 2-1.
Infine, in Qatar, non ha nemmeno superato il girone. Hanno vinto di misura con il Canada (1-0), superati in astuzia dal Marocco (0-2) e non sono riusciti a superare la Croazia (0-0), con Lukaku che ha sprecato alcune occasioni nette. Questo è tutto. Gioco finito. È ora di andare a casa.

“Per essere onesti, penso che abbiamo avuto maggiori possibilità di vincere quattro anni fa”, ha detto Hazard, quando gli è stato chiesto delle possibilità del Belgio prima del torneo. De Bruyne ha fatto eco, affermando “Nessuna possibilità, siamo troppo vecchi. Penso che la nostra occasione fosse nel 2018. Abbiamo una buona squadra, ma sta invecchiando”.

Quale futuro attende il Belgio? Con l’allenatore Martinez che si è dimesso e Hazard che ha detto addio alla nazionale, è certo che ci sarà un cambiamento. Courtois, De Bruyne e Lukaku potrebbero esserci ancora nel 2024 o nel 2026, ma non sarà più la generazione d’oro.

“È un po’ vergognoso che ci abbiano definito la generazione d’oro del Belgio quando non abbiamo vinto nulla”, ha detto Courtois. “Non siamo una generazione d’oro. Siamo una generazione che ha avuto molto talento e grandi giocatori in diversi club europei”.

Con un po’ di forze fresche, e senza ulteriore pressione, alcuni della cosiddetta generazione d’oro potrebbero ancora avere la possibvilità di vincere.


OlyBet

Questo articolo è stato scritto con amore e dedizione da quegli instancabili sportivi di Olybet. Spero che ti piaccia!

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