Fiorentina, Batistuta
Fiorentina, Batistuta

Quando Fiorentina-Udinese era la partita più vista d’Italia

Serie A Operazione Nostalgia 26/04/2022

Sembra di parlare di un altro sport, di un’altra era. E in effetti è davvero così. Perché è vero che tanti anni fa il meglio del calcio mondiale dava bella mostra di sé nel nostro campionato, tanto da rendere una partita come Fiorentina-Udinese un match di cartello, uno di quelli effettivamente da non perdere, per la qualità degli undici di fronte al Friuli piuttosto che al Franchi e per il valore dei due centravanti di viola e bianconeri. L’apice è stato raggiunto nella serie A 1997-98, quando la sfida tra le due compagini era tutta racchiusa dal duello tra Gabriel Omar Batistuta e Oliver Bierhoff, cannonieri per eccellenza del nostro calcio di quegli anni.

Duello che oggi si rinnova nel recupero che vede oggi di fronte le squadre di Italiano e Cioffi a Firenze, con la Fiorentina impegnata nella sua inattesa (e appassionante) rincorsa ad una qualificazione europea e l’Udinese a caccia dei punti per la salvezza matematica. Una gara mai banale, che ha toccato il suo massimo nella Serie A 1997-98. Vi diciamo soltanto una cosa: il capocannoniere del torneo è Bierhoff con ventisette gol, Batistuta si ferma a ventuno gol. Tra di loro Ronaldo e Baggio. E vi diciamo anche un’altra cosa: quella Serie A è stata la prima di Ronaldo, il Fenomeno. Quello vero, sbarcato da un altro pianeta e venuto ad incantare tutti con la maglia dell’Inter.

Una Fiorentina spumeggiante (e pazza)

Quella che si presenta ai nastri di partenza della Serie A nell’estate del 1997 è una squadra che desta grande curiosità, in particolare per la presenza in panchina di Alberto Malesani, giovane allenatore all’esordio in massima serie, al quale Vittorio Cecchi Gori mette a disposizione una compagine di sicuro valore, con i diamanti Batistuta, Rui Costa e Toldo attorniati da giocatori affidabili e talentuosi. Lo sfortunato russo Kanchelskis, Lulù Oliveira, Padalino, Firicano, Serena, Schwarz, Bigica, Morfeo e Robbiati, in attesa dell’avvento di Edmundo. Un’estate difficile per i tifosi viola, alle prese con i dubbi sulla permanenza di Batistuta. Dubbi fugati poco prima dell’inizio del torneo, una giornata nella quale, proprio contro l’Udinese, Gabriel ha confermato – qualora ce ne fosse il bisogno – la sua grandezza.

Quella Fiorentina alterna grandi prestazioni a gare sconcertanti, senza mai tuttavia sconfessare il credo del suo tecnico, che mai venne meno al suo calcio offensivo e spumeggiante: per dire, vittoria a San Siro contro il Milan, sconfitta in casa con l’Empoli, goleade vittoriose con Juventus e Lazio, sconfitta a Bergamo con l’Atalanta. Pur conclusasi dopo soltanto una stagione, l’esperienza di Malesani sulla panchina viola è stata certamente buon viatico per il proseguo della carriera dell’allenatore veneto e per l’indimenticabile stagione successiva della Fiorentina, con il Trap in panchina.

L’Udinese di Zac

Terzo posto finale per i friulani, una compagine allenata magistralmente da Alberto Zaccheroni, che conduce l’Udinese al terzo posto finale. Detto di Bierhoff capocannoniere del torno, quella squadra viene ricordata non soltanto per il calcio divertente e concreto, ma anche per lo storico tridente composto dal tedesco, Marcio Amoroso e Paolo Poggi e per una serie di giocatori poco reclamizzati da davvero di valore. Qualche nome? Walem, Helveg, Bachini, Jorgensen, Navas, Pineda, Genaux e tanti altri. Uno spettacolo vero l’Udinese di Zac, che regala la stagione successiva al suo successore, Francesco Guidolin, una compagine in grado di raggiungere una nuova qualificazione europea, senza mai perdere il gusto di divertire e divertirsi, e di dar fastidio alle grandi del nostro campionato.

Batistuta si prende la scena

Il 31 agosto del 1997 tutti gli occhi sono sul campo di San Siro, dove Ronaldo fa il suo esordio con la maglia dell’Inter. Esordio senza gol, Recoba incanta, ma qualche chilometro più ad est c’è qualcun altro che decide di ricordare a tutti chi è. La prima giornata della Serie A 1997-98 mette subito di fronte Bierhoff e Batistuta, in una sfida che al Friuli racconta tutto e il contrario di tutto. Malesani, polo e pantaloncini corti, presenta la sua prima Fiorentina. L’inizio però è davvero da dimenticare: Amoroso porta in vantaggio i suoi, l’Udinese è padrona del campo, ma evidentemente non ha fatto i conti con la garra di Batistuta, che pareggia poco prima dell’ora di gioco, con un destro in diagonale che batte Caniato.

Il raddoppio bianconero è una perla di Poggi: punizione dalla trequarti, sponda di testa e botta di controbalzo sotto l’incrocio. È il minuto 73, e sembra davvero finita. Sembra. Minuti finali, punizione da distanza siderale del Re Leone e palla all’angolino alla destra di Caniato. Il resto è storia. Pieno recupero, respinta di testa di un difensore dell’Udinese, rovesciata dal limite dell’area di Batistuta. Tripletta, tre punti per la Fiorentina e Malesani sotto la curva. Bierhoff, pur autore di una buona prestazione, lascia la scena ai suoi compagni di reparto e soprattutto al suo rivale. Si prenderà la rivincita a fine campionato, con i suoi ventisette gol realizzati.

Tutti gli occhi su B&B

Quella di ritorno del campionato 1997-98 è una sfida di alta classifica, visto che le due squadre andranno a chiudere il loro campionato rispettivamente al quinto posto (la Fiorentina) e al terzo (l’Udinese). Tutto sembra pronto per l’ennesimo duello tra Batistuta e Bierhoff. Sia l’argentino che il tedesco, infatti, sono appaiati in cima alla classifica dei marcatori con quattordici reti ciascuno: i friulani sembrano essere l’unico baluardo in grado di rompere il dualismo in testa fra Inter e Juventus che vede la classifica sorridere ai piemontesi, dopo il sorpasso operato dai ragazzi di Lippi la domenica precedente. Il calendario, però, le vede impegnate con due squadre invischiate nei bassifondi della classifica: c’è il Brescia di Hubner per Ronaldo & Co., mentre il Lecce penultimo in classifica non sembra poter costituire un ostacolo degno di questo nome per la Vecchia Signora.

Tutti allora, guardano all’Artemio Franchi per capire se l’Udinese può davvero scrollarsi di dosso l’etichetta di outsider per proporsi come una vera e propria grande, mentre i ragazzi di Malesani sono costretti a far bottino pieno per rientrare nella corsa alle coppe che contano. Tutti guardano, dunque, alla sfida a distanza fra i due bomber, ma è invece Luis Oliveira a prendersi la scena. Minuto 75, calcio d’angolo: Gabriel tocca verso la porta, la palla diventa un assist per il belga, che come un falco irrompe e mette in rete, regalando tre punti ai Viola. La sfida con la squadra di Malesani è dunque particolarmente indigesta per la squadra di Zaccheroni, che nella stagione 1997-98 non riesce a conquistare neanche un punto.

Memorabilia al Franchi

Non possiamo chiudere questa rassegna senza ricordare altri due Fiorentina-Udinese di grande fascino e di indubbia nostalgia. Il primo è quello del 4 ottobre 1998, la Viola del Trap ha iniziato il campionato con tre vittorie consecutive, ed affronta i Bianconeri al Franchi. Partita tesa, decisa al novantaduesimo dalla rete di Edmundo, che scaraventa in rete la palla dopo un dialogo splendido con Rui Costa. Quarta vittoria consecutive, e Fiorentina in testa al campionato, nell’anno maledetto dell’infortunio di Batistuta contro il Milan, mentre correva da solo verso Abbiati. Altro match da ricordare è quello del 18 settembre del 2005, è già la Fiorentina di Luca Toni e di Cesare Prandelli.

Anche questa svolta la sfida è tra due cannonieri, in chiave nazionale, quella con Iaquinta, sfida che il bomber di Pavullo vince senza storia. Muntari porta in vantaggio la squadra di Cosmi, Fiore (un ex) pareggia, Toni porta in vantaggio i viola con un gol “alla Batistuta” dopo un superbo velo di Jorgensen (altro ex). Un miracolo di Frey su Di Michele salva il risultato, Iaquinta vede annullarsi un gol che sembrava essere regolare, Donadel segna con una bella punizione, Toni segna il suo secondo gol con un gran diagonale prima del secondo e ultimo gol dei friulani, un rigore di Iaquinta dopo un fallo su Barreto da parte di Di Loreto.

Che Fiorentina-Udinese ci aspetta

Una Viola che ha superato brillantemente il trauma dell’addio di Vlahovic e che si trova, dopo anni, nelle parti nobili della classifica di Serie A. Una Udinese che dopo alcuni problemi sembra aver trovato la quadra ormai da qualche settimana, avviandosi verso una nuova tranquilla salvezza. È lecito attendersi spettacolo e gol nella sfida tra le due squadre, recupero di una gara non giocata causa Covid e protocolli sanitari relativi. La Fiorentina di fatto obbligata a vincere per non staccarsi dall’Europa, nell’attesa delle gare con Milan, Roma e Juventus, all’ultima giornata, che saranno cruciali per i destini dei ragazzi di Italiano, l’Udinese alla ricerca di quello che manca per la salvezza aritmetica. Numerosi dunque i punti di attenzione, per una gara che mai è stata banale in questi anni. Una gara che non sarà mai come tutte le altre, soprattutto per la Fiorentina, in ricordo di Davide Astori.

Per concludere, ecco tabellini dei match tra Fiorentina e Udinese del torneo 1997-98. I nomi vi provocheranno sbalzi repentini di glicemia e serotonina. Maneggiateli con estrema cura.

31 agosto 1997, stadio Friuli di Udine

UDINESE – FIORENTINA 2-3

UDINESE: Caniato, Genaux, Calori, Bertotto, Helveg, Bachini, Walem, (69’ D’Ignazio), Cappioli, (55’ Jørgensen), Poggi, (82’ Fernandez), Bierhoff, M. Amoroso. A disposizione: Turci, Bia, Zanchi, Locatelli.Allenatore: Alberto Zaccheroni

FIORENTINA: Toldo, Tarozzi, Firicano, Falcone, Kanchelskis, Cois, Rui Costa, Serena, (59’ Bettarini), Oliveira, (92’ C. Amoroso), Batistuta, Robbiati, (69’ Morfeo). A disposizione: Fiori, Mirri, Piacentini, Dionigi. Allenatore: Alberto Malesani

Arbitro: Domenico Messina di Bergamo

Reti: 29’ M. Amoroso (Udinese), 59’ Batistuta (Fiorentina), 73’ Poggi (Udinese), 89’ Batistuta (Fiorentina), 93’ Batistuta (Fiorentina)

Espulso: 32’ M. Amoroso (Udinese)

Ammoniti: Cappioli e Fernandez (Udinese); Firicano, Oliveira, Robbiati e Tarozzi (Fiorentina)

1° febbraio 1998, stadio Artemio Franchi di Firenze

FIORENTINA – UDINESE 1-0

FIORENTINA: Toldo, Falcone, Firicano, Padalino, Kanchelskis, Rui Costa, Cois, Serena, Oliveira, (90’ Robbiati), Batistuta, Morfeo, (82’ Tarozzi). A disposizione: Fiori, Mirri, Bigica, Benin, C. Amoroso. Allenatore: Alberto Malesani

UDINESE: Turci, Bertotto, Calori, Pierini, Helveg, Giannichedda, Statuto, (70’ Walem), Bachini, (62’ Jørgensen), Poggi, (78’ Navas), Bierhoff, Locatelli. A disposizione: Frezzolini, Genaux, Zanchi, Pineda. Allenatore: Alberto Zaccheroni

Arbitro: Fiorenzo Treossi di Forlì

Rete: 75’ Oliveira

Ammoniti: Cois, Falcone e Toldo (Fiorentina); Bachini, Bierhoff, Calori, Helveg e Statuto (Udinese)


Operazione Nostalgia

Operazione Nostalgia si caratterizza per una narrazione nostalgica e romantica del calcio italiano tra gli anni '80 e gli anni 2000, decenni di cui ripercorre i momenti salienti e racconta le storie dei personaggi più iconici e curiosi.

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