Spareggi per Scudetto e Salvezza: le novità della prossima Serie A
Il prossimo scudetto potrebbe essere assegnato da uno spareggio nel caso due squadre si posizionassero prime, con gli stessi punti. È quanto ha annunciato pochi giorni fa il Consiglio Federale stabilendo così che sarà necessaria una partita secca per assegnare il titolo di campioni d’Italia in caso di arrivo a pari punti. Stesso discorso per salvezza e quindi retrocessioni in Serie B. Niente più differenze reti o scontri diretti di cui tener di conto, a determinare le sorti del campionato, dalla stagione 2022/2023 potrebbe essere una gara unica con tanto di tiri da dischetto in caso di parità nei 90’.
Il Precedente
Uno scenario senz’altro affascinante ma non inedito nel campionato italiano. Vi è infatti un unico precedente in cui lo Scudetto in Serie A è stato assegnato tramite spareggio. Stiamo parlando della stagione 1963-1964 quando a contendersi il titolo ci sono il Milan trascinato della coppia brasiliana Altafini-Amarildo, l’Inter di Helenio Herrera e il Bologna del bomber danese Nielsen allenato da Fulvio Bernardini. Dopo un avvincente testa sono i nerazzurri ed i felsinei a raggiungere la vetta della classifica con 54 punti (all’epoca una vittoria valeva ancora 2 punti) ed a doversi giocare tutto in 90’.
La partita decisiva, con l’Inter appena laureatasi campione d’Europa, viene giocata il 7 giugno 1964 a Roma in un gremito Stadio Olimpico. A trionfare, grazie all’autogol di Facchetti e la rete del solito Nielsen sono i rossoblù, che portano a casa il loro settimo ed ultimo scudetto.
Gli altri casi
Nella storia della serie A ci sono stati altri casi di spareggi, sebbene non importanti quanto quello per l’assegnazione dello scudetto del ’64. L’ultimo in ordine cronologico riguarda la doppia sfida salvezza tra Parma e Bologna nella stagione 2004-2005, quando Gilardino regalò la permanenza in Serie A ai crociati siglando il secondo goal che ribaltò lo 0-1 rossoblu dell’andata.
Situazione simile nelle stagioni 2000-2001 e 2002-2003 con protagonista in entrambi i casi la Reggina. Nel primo caso è la compagine calabrese a scendere nella serie cadetta a seguito della doppia sfida contro l’Hellas Verona. Decisivo un goal di Cossato quasi allo scadere, che fissa il risultato sul 2-1 ed infrange i sogni salvezza degli amaranto, che si erano portati sul 2-0 ribaltando momentaneamente l’1-0 dei gialloblù dell’andata. Dopo un anno di purgatorio in Serie B, la Reggina guidata da Franco Colomba, riesce a risalire nella massima serie e mantenere la categoria nella stagione successiva, vincendo questa volta lo spareggio salvezza contro l’Atalanta grazie ai goal di Cozza e Bonazzoli.
Degno di menzione anche lo scontro salvezza della stagione 1996-1997, con Piacenza, Cagliari e Perugia appaiate a quota 37 punti al termine del campionato. Mentre gli umbri vengono condannati alla Serie B a causa della classifica avulsa, gli emiliani e i sardi si giocano la permanenza in Serie A sul neutro di Napoli.
il 15 Giugno del 1997, al San Paolo sono i biancorossi a prevalere sul Cagliari con un netto 3-1 che vale la salvezza. Protagonista assoluto del match l’attaccante biancorosso Pasquale Luiso autore di una doppietta.
Per trovare invece uno spareggio con gara unica che non interessi il discorso salvezza, dobbiamo andare in dietro di 22 anni, quando il 23 maggio 2000 al Bentegodi di Verona, l’Inter supera con la doppietta di Baggio ed il goal di Zamorano il Parma, ottenendo così l’accesso alla Champions League.
Un ritorno al passato dunque, grazie l’introduzione di questa nuovo regolamento, che potrebbe regalare sfide indubbiamente affascinanti e imprevedibili al nostro campionato italiano.